La storia di Ypres (in olandese Ieper) è lunga secoli, ma il suo nome è tristemente legato a un solo periodo storico: la Prima Guerra Mondiale.
5 delle battaglie più cruente della Prima Guerra Mondiale furono combattute nel territorio di Ypres, durante le quali persero la vita 300.000 soldati alleati, a cui vanno aggiunti 200.000 tra civili e soldati tedeschi. La città ricorda questi tragici eventi con una gran quantità di musei, memoriali, cimiteri di guerra, statue, placche commemorative, chiese e una cerimonia giornaliera che si svolge senza interruzioni dal 1928.
Fedelmente ricostruita dopo la guerra, Ypres si presenta oggi come una città affascinante, con scorci caratteristici, rilassanti passeggiate urbane, l’immancabile birrificio e una fitta rete di percorsi pedonali e ciclistici nella campagna appena fuori dal centro.
Per appassionati di storia, birra o vacanza relax nella natura Ypres è decisamente una tappa da inserire nel programma di viaggio in Belgio.
Tutte le attrazioni turistiche più famose di Ypres sono legate alla Prima Guerra Mondiale. Tra queste, ecco quelle da non perdere assolutamente.
Iniziate il vostro viaggio nella memoria della Prima Guerra Mondiale a Ypres dal museo In Flanders Field: è ospitato all’interno del Lakenhalle, un meraviglioso palazzo storico nella piazza principale del centro.
Il museo ripercorre l’invasione del Belgio e i primi cinque mesi della cosiddetta “guerra di movimento”, a cui seguirono quattro dolorissimi anni di guerra di trincea; una sezione è dedicata anche alla fine del conflitto e alle commemorazioni successive.
Aperto nel 1998, è un moderno museo che esplora tutti gli aspetti della guerra attraverso installazioni multimediali ed esperienze sensoriali volte a immergere il visitatore nella drammatica atmosfera di quegli anni.
Con qualche euro in più una volta terminata la visita delle sale interattive potrete salire in cima alla torre Belfry e ispezionare dall’alto la città e i campi di battaglia nei dintorni.
La seconda tappa è il toccante Menin Gate Memorial to the Missing, un monumentale arco che ricorda gli archi trionfali romani, costruito dove un tempo esisteva solo un’apertura nelle mura della città che permetteva di uscire dal centro e immettersi sulla via per la città di Menin.
Inaugurato nel 1927, il memoriale è stato costruito in questo preciso luogo per il suo triste valore simbolico: da qui infatti partivano le truppe dirette verso il fronte.
Le possenti mura del memoriale sono incise con i nomi di 55000 soldati britannici e del Commonwealth morti sul campo di battaglia a cui mai fu data sepoltura.
Durante la cerimonia di inaugurazione del Menin Gate Memorial venne suonata The Last Post, una musica solenne che funge da tradizionale saluto finale ai soldati caduti.
Dal 1928 ogni giorno, senza mai un’eccezione, alle ore 20:00 spaccate al Menin Gate Memorial si ripete la cerimonia Last Post con i trombettieri che suonano in veste ufficiale a prescindere dal numero di spettatori presenti o dalle condizioni atmosferiche. Nelle intenzioni degli organizzatori questa tradizione deve essere mantenuta per l’eternità.
In città si trovano due cimiteri militari gestiti dalla Commonwealth War Graves Commission, un’organismo internazionale che cura la memoria dei soldati britannici e dei paesi del Commonwealt.
Il più piccolo, dall’atmosfera intima e raccolta, si trova nei Ramparts ed è raggiungibile a piedi della Grote Markt. L’altro, noto come Ypres Reservoir Cemetery, conta più di 2600 tombe.
Dopo le toccanti visite ai monumenti della memoria concedetevi un po’ di relax visitando le altre attrazioni di Ypres, emotivamente molto meno impegnative.
Il cuore pulsante della vita a Ypres è la caratteristica piazza del mercato (Grote Markt), da sempre centro di affari e scambi e centro geografico da cui si diramano le principale arterie cittadine.
Ancora oggi è sede di un vivace mercato settimanale che è per gli abitanti di Ypres un appuntamento imperdibile; inoltre in questa piazza si svolgono alcuni tra i più importanti eventi della città.
La piazza è fiancheggiata da magnifici palazzi negli stili medievale e rinascimentale tipici dell’architettura fiamminga: sono fedeli ricostruzioni degli edifici originali distrutti durante la guerra. Oltre al già citato Lakenhalle, i più belli sono:
Conosciute con il termine inglese di Ramparts, le mura difensive di Ypres hanno una storia lunga cento secoli: da un piccolo muro protetto da un fossato si sono via via evolute fino a diventare un complesso sistema di fortificazioni, bastioni, fossati e isole.
Durante il vostro soggiorno a Ypres dedicate un’oretta e mezza alla passeggiata lungo i Ramparts. Il percorso segnalato è lungo 2,6 km ed è una facile camminata adatta a tutti e molto rilassante.
Uno dei pochi musei di Ypres non legato alla guerra è il Museo Merghelynck, una riproduzione di una signorile casa francese del 1774 ed è ricchissimo di oggetti d’antiquariato e opere d’arte.
Purtroppo non ha un orario di apertura regolare ed è possibile visitarlo solo con visite guidate: è consigliabile contattare il museo in anticipo; è possibile rivolgersi anche all’ufficio turistico locale.
Curioso il destino di Bellewaerde, passato da campo di battaglia a parco divertimenti.
L’attrazione family-friendly di Ypres è oggi un luogo ideale per trascorrere una giornata di divertimento spensierato, dove potrete trovare un parco giochi, giostre, spettacoli e uno zoo con 300 specie di animali esotici, il tutto nel contesto di uno splendido scenario naturale. Difficile davvero credere che in passato sia stato teatro di dolore e atrocità.
Giusto dietro il Lakenhalle si trova St-Maarten en St-Niklasskerk, la più bella chiesa di Ypres, quasi completamente distrutta durante la Prima Guerra Mondiale e riportata all’originario splendore gotico grazie ad un’attenta ristrutturazione.
Per gli amanti della birra Ypres è una tappa imperdibile di ogni viaggio in Belgio perché la città si trova a una ventina di minuti d’auto da un luogo che è diventato un vero cult: il monastero Westveleren, dove viene prodotta la birra omonima.
È considerata una delle migliori birre al mondo e la qualità è certamente altissima, ma a farla diventare così celebre è la sua difficile reperibilità. A differenza di altri monasteri trappisti, Westveleren produce in quantità limitate, quanto basta ad assicurare al monastero introiti sufficienti per le necessità primarie.
Ogni cliente può acquistare solo un numero limitato di bottiglie; i venditori che riescono ad accappararsene una piccola scorta le rivendono a prezzi da collezionisti: anche 20,00 euro per una bottiglia piccola.
Se anziché il mito preferite il gusto locale potete assaggiare le birre del birrificio di Ypres, la Kazematten Brouwerij.
Fin dalla sua fondazione il birrificio ha sede nel cuore della città all’interno delle storiche mura Kazematten van het Houten Paar: per secoli l’edificio venne usato per scopi militari (magazzino di armi, rifugio di soldati, quartiere generale, ospedale) e fu anche la sede del quotidiano di guerra britannico First World War Wipers Times.
Il birrificio è aperto al pubblico il sabato, con tour guidati in inglese e in olandese che si concludono con una degustazione di tre birre. Su prenotazione è possibile visitarlo anche in altri giorni.
Nel centro di Ypres abbondano alloggi moderni e confortevoli: hotel, b&b e appartamenti dotati di tutti i servizi, di recente costruzione o rinnovati da poco. Sono la scelta consigliata a chi vuole vivere la città di giorno e di sera e a chi viaggia con i mezzi pubblici.
È sufficiente spostarsi dal centro di Ypres di appena 4-5 km per trovare splendidi hotel e b&b ospitati all’interno di graziose casette immerse nel verde della campagna: sono ideali per chi vuole più tranquillità, per chi cerca qualcosa di romantico o per chi viaggia in auto e non vuole stressarsi a guidare nel centro cittadino.
La città di Ypres si trova nelle Fiandre occidentali, che corrispondono al Belgio nord-occidentale. Bruxelles e Anversa sono a circa 140 km, Bruges 110, Ghent 90.
Per arrivare a Ypres è possibile prendere un treno diretto da Bruxelles e da altre importanti città belghe, ma è consigliabile viaggiare in auto perché in questo modo potrete raggiungere facilmente i memoriali e i cimiteri fuori dal centro storico.