Charleroi è per molti il nome di un’aeroporto, ovvero lo scalo low cost per la città di Bruxelles, che dista circa 60 km. La città sul cui territorio sorge l’aeroporto è stata per decenni un’importante centro minerario ed industriale, ma con la chiusura di miniere e fabbrica negli anni ’60 e ’70 ha sofferto un duro colpo.
Gli anni bui sembrano già lontani, grazie all’impulso dato dall’aeroporto e ad un importante intervento di rivitalizzazione della città che ha visto la costruzione di nuove vie pedonali e l’apertura di gallerie d’arte, negozi e ristoranti di classe.
A pochi chilometri dal centro sorge un museo molto caro a noi italiani che ricorda il disastro di Marcinelle in cui morirono più di 100 nostri connazionali. Una visita toccante, quasi d’obbligo, sufficiente di per sé a inserire Charleroi nella lista di luoghi da vedere in Belgio.
Per essere una città finora snobbata dai turisti, Charleroi è sorprendentemente ricca di cose da vedere e da fare.
Un’attrazione imperdibile a pochi chilometri da Charleroi è il Museo Boiz du Cazier, un’ex miniera di carbone oggi diventata un museo della memoria.
Il suo nome è tristemente legato al disastro minerario dell’8 agosto 1956 in cui a seguito di un incendio persero la vita 262 minatori che stavano svolgendo il loro lavoro nelle gallerie sotterranee: di questi 136 erano di nazionalità italiana. Noto come il Disastro di Marcinelle, questa tragedia rappresenta uno degli episodi più dolorosi nella storia dell’emigrazione italiana.
Il museo è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e ripercorre la storia dello sviluppo e della produzione industriale in Belgio.
Una sezione denominata Spazio 8 Agosto 1956 è interamente dedicata al Disastro di Marcinelle e ripercorre i tragici fatti di quella giornata con documenti storici, fotografie e ricostruzioni dettagliate: è questa sicuramente la parte più toccante di tutta la visita guidata.
Le altre due esposizioni permanenti sono il Museo dell’Industria, dedicato alla Rivoluzione Industriale in Belgio, e il Museo del Vetro, che ripercorre la storia dell’industria vetraria dalle origini fino ai nostri giorni.
L’attrazione più originale di Charleroi è l’Airspace Indoor Skydiving, un simulatore di caduta libera che farà provare l’emozione di un lancio col paracaduta anche a chi soffre di vertigini o ha paura di volare.
I lanci avvengono all’interno di un tunnel di 4,5 metri di diametro alto 17 metri, con un’anticamera di 5 metri che funge da aereo: il “paracadutista” di turno salta all’interno del tunnel e rimane sospeso in aria grazie ad un potentissimo getto d’aria. La sensazione è la stessa di un lancio col paracadute da un’altezza di 4000 metri, ma senza rischi.
L’Indoor Skydiving è un’attività aperta a tutti, dai principianti assoluti ai paracadutisti esperti, bimbi inclusi (a partire dai 4 anni).
Charleroi risente del suo passato industriale, che appare evidente già con una camminata lungo i suoi canali. Questo non significa che il centro città sia privo di bei palazzi o monumenti interessanti.
Uno degli edifici più eleganti di Charleroi è sicuramente l’Hotel de Ville (municipio), un imponente palazzo in stile neoclassico ed art deco che rappresenta un bel soggetto fotografico sia di giorno che di notte (ma illuminato è ancor più bello!).
Charleroi può anche vantare un monumento dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco: è la torre del municipio, che riprende il connubio tra classicismo e art deco del resto dell’edificio.
Progettata da Joseph André nel 1936, è una bella torre in mattoni e pietra blu e bianca ma più che per la sua architettura è famosa per le sue 47 campane che ad ogni ora suonano “Land of Charleroi – It is you I Love Best”, una canzone popolare di Jacques Bertrand. È possibile visitarla all’interno e salire in cima per godere di una bella vista panoramica sulla città.
Un’altra torre cittadina è la torre de Gosselies in mattoni, che rappresenta tutto ciò che rimane del castello di Bousies.
Il più bel edificio religioso di Charleroi è la Chiesa di San Cristoforo, un’imponente costruzione in stile barocco con un’enorme cupola che si affaccia sulla piazza principale della città.
La chiesa più curiosa è invece quella che viene chiamata il Partenone Belga, una chiesa che vuole riprodurre il celebre Partenone di Atene. Le enormi colonne in stile dorico sono certamente impressionanti, ma le similitudini non vanno molto oltre.
Gran parte dell’offerta alberghiera di Charleroi è pensata per la clientela business e per chi si ferma in città giusto il tempo di cambiare volo, pertanto c’è una gran quantità di hotel di catene internazionali dotati di tutti i servizi e di hotel economici semplici ma confortevoli. È un po’ più difficile trovare hotel di charme o b&b caratteristici.
Arrivare a Charleroi dall’Italia non potrebbe essere più facile: è una delle città europee servite dal maggior numero di voli low cost, compresi molti in partenza dall’Italia. L’aeroporto è collegato al centro città da un bus diretto.
La principale stazione ferroviaria è Charleroi-Sud: da qui partono frequenti treni per Bruxelles e altre destinazioni nazionali e regionali.